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Pronti al Cambiamento

Non si è davvero mai, Pronti al Cambiamento. A volte si è portati a cambiare per esigenze impellenti, altre solo per istinto. Spesso la nostra natura umana, riesce a percepire una volontà al cambiamento, ma è necessario non solo pianificare il cambiamento, buttarsi totalmente in una logica diversa da tutto ciò che fino a quel momento aveva guidato noi stessi.

Siamo totalmente assuefatti alla tecnologia, inserendo nel quotidiano le novità sempre più diverse e a volte inutili, questo caso è rappresentativo, in quanto la tecnologia nella realtà che descriveremo era totalmente dimenticata e per certi aspetti le cose ancora funzionavano abbastanza bene. Qualche anno fa, una importante catena di gioielleria decise che era arrivato il momento di cambiare la arretrata realtà che durante gli anni era stata sviluppata da pochi esperti interni alla azienda stessa e che non riusciva più a sostenere le esigenze più disparate in termini di richieste ma anche di gestione del business. 

Da un solo negozio aperto una quindicina di anni addietro, erano arrivati a contarne 26 e tutti molto in vista sia al pubblico più generico sia agli esperti del settore. In quegli anni inoltre era in uso ritirare anche l’oro che i clienti utilizzavano per acquistare i gioielli o gli orologi in vendita. La forza lavoro consisteva di circa 150 addette che a turno ricoprivano i ruoli all’interno dei punti vendita.

In sede vi erano una decina di persone che svolgevano l’arduo lavoro di coordinamento tra i punti vendita, la amministrazione ordinaria e la impossibile gestione, quasi totalmente manuale, dei magazzini.

Non vi era un sistema centralizzato per la gestione logistica e tutti gli spostamenti della merce, con già applicato un codice a barre interno, avvenivano dopo che gli oggetti, pervenuti in sede e stoccati, erano inviati nei singoli negozi. Il magazzino “fluttuante” aveva un valore che io riuscii a stimare in circa 1 milione di Euro. Spesso questi oggetti diventavano obsoleti e dopo anni dalla data di acquisto non trovavano più un mercato attivo in cui essere venduti, così ciclicamente vi erano delle campagne di “svendita” dei prodotti che oltre a minimizzare la perdita in termini di mancato guadagno,  riuscivano nell’arduo compito di ridurre il magazzino fluttuante. Ogni sera, arrivavano  fax scritti a mano dalle dipendenti dei negozi, che riportavano la chiusura giornaliera in termini di incasso, e quello che era stato ritirato in termini di oro, pesato e riposto in cassaforte. In sede, chi si occupava dalla amministrazione raccoglieva questo blocchetto di fogli e procedeva uno ad uno nell’opera di interpretazione del corsivo scritto, imputando manualmente le cifre all’interno di un datato software di contabilità.

Dopo circa due mesi di studio e acquisizione dei processi aziendali, da quelli più semplici a quelli complessi, iniziammo una contrattazione e poi procedemmo con l’acquisto di un software che potesse permettere una gestione accurata sia della merce presente nei punti vendita, ma anche di quelle incombenze operative che riguardavano lo spostamento da un negozio ad un altro. Al mese 4 eravamo pronti per la migrazione, e una volta pianificate le attività di installazione del software, procedemmo con la formazione diretta di tutte le impiegate dei negozi, oltre che per quelle che svolgevano l’attività di lavoro in sede. Ma allo stesso tempo, fu affiancato a questo progetto anche quello per adeguare la gestione amministrativa e quindi un software che potesse soddisfare le esigenze impellenti e che potesse anche sfruttare capacità di automazione nei processi più importanti e ripetitivi.

Fu incredibilmente appagante assistere alla prima trasmissione dati dal pannello di amministrazione del software di retail: tutti i negozi, con un semaforo verde, avevano trasmesso le chiusure giornaliere alla sede, che senza nessun tipo di azione umana, aveva collezionato i dati ed inserito per ognuno dei punti vendita l’ammontare della chiusura sul conto contabile amministrativo relativo nel software di contabilità.

La gestione del magazzino, divenne molto più efficiente, anche se i  vantaggi più considerevoli, furono riscontrati durante la presa dell’inventario che avveniva ogni anno a gennaio. 

Fu quasi un gioco, realizzare tutti gli inventari dei negozi e vedere all’istante non solo le quantità presenti nei punti vendita, ma il valore della merce.

Credo che uno dei vantaggi più apprezzati sia stato verificare dalla applicazione, il giorno di Natale, gli incassi in tempo reale, che si sommavano all’interno del conto della compagnia. La considerazione più importante in questo case history è che il management della società era pronto al cambiamento, e non poteva più aspettare. A quel tempo era la quarta catane di gioiellerie in Italia per dimensioni e fatturato. Dopo soli due anni si posizionarono al secondo posto.  

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L’importanza del sistema informativo

Nell’odierno panorama aziendale, un sistema informativo efficiente è fondamentale per gestire l’eterogeneità dei sistemi operativi e garantire un flusso di informazioni coerente all’interno dell’organizzazione. I sistemi informativi aziendali sono insiemi coordinati di persone, procedure, tecnologie informatiche e sistemi informatici che raccolgono, elaborano, archiviano e distribuiscono dati e informazioni per supportare le attività aziendali, processi decisionali e il coordinamento.

Quest’articolo esplorerà l’importanza di un sistema informativo aziendale unificato per affrontare le sfide poste dai sistemi legacy e dalle isole informative. Analizzeremo le best practice per l’integrazione orizzontale e verticale dei sistemi, nonché gli standard di settore per la standardizzazione dei flussi informativi e dei processi aziendali.

Sistema operativo aziendale unificato

Per le piccole e medie imprese (PMI), implementare un sistema ERP (Enterprise Resource Planning) unificato offre numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione dei processi, la riduzione dei costi e un aumento dell’efficienza. I principali benefici di un sistema ERP per le PMI includono:

  • Decisioni aziendali più informate grazie a strumenti di reportistica integrati
  • Migliore gestione delle scorte e dell’evasione degli ordini
  • Prevenzione di ritardi nei pagamenti e relative penali
  • Miglioramento della gestione dei progetti e del servizio clienti
  • Facilitazione della gestione documentale e dell’business intelligence

Esistono tre principali categorie di sistemi ERP:

  1. Tier 1: Per grandi aziende
  2. Tier 2: Per aziende di medie dimensioni
  3. Tier 3: Per piccole imprese e startup

Quando si pianifica il budget per un sistema ERP, è necessario considerare fattori come le tariffe di licenza software, i requisiti di personalizzazione e le eventuali esigenze di hardware e server aggiuntivi. Alcune soluzioni ERP popolari per le PMI includono Oracle NetSuite, SAP Business One, Sage 100cloud, Panthera, Zucchetti Gestionale 1 e Acumatica.

Un sistema IT ben funzionante è fondamentale per l’efficienza, l’affidabilità e la sicurezza di un’azienda. I principali vantaggi di un buon sistema IT sono l’efficienza, l’affidabilità, la disponibilità e la sicurezza. I servizi IT gestiti possono offrire benefici come la gestione remota delle infrastrutture, la risoluzione proattiva dei problemi e la manutenzione regolare per garantire prestazioni elevate del sistema.

Legacy systems e isole informative

I sistemi legacy e i sistemi di gestione documentale obsoleti rappresentano una sfida comune per molte aziende, poiché questi sistemi più datati spesso utilizzano tecnologie e linguaggi obsoleti come COBOL, RPG e BAL, rendendoli difficili da integrare con piattaforme e applicazioni moderne. Alcune delle principali sfide con i sistemi documentali legacy includono:

  • Flussi di stampa obsoleti e comandi specifici per le stampanti incompatibili con le nuove stampanti e i formati di eDelivery
  • Alti costi e difficoltà di migrazione di questi sistemi legacy verso nuove piattaforme

Crawford Technologies offre soluzioni per aiutare le aziende a gestire e ottimizzare i loro sistemi documentali legacy, tra cui trasformazioni dei flussi di stampa, automazione delle operazioni e strumenti di monitoraggio dei flussi di lavoro. Utilizzando questi strumenti, le aziende possono affrontare problemi di conformità, carenza di personale, budget e customer experience relativi ai loro sistemi documentali legacy, senza i costi elevati e il tempo richiesto per un completo sviluppo di un nuovo sistema.

I sistemi legacy sono definiti come sistemi informatici obsoleti rispetto agli attuali standard tecnologici, e pongono sfide come problemi di compatibilità, rischi per la sicurezza, alti costi di manutenzione e difficoltà di integrazione. Le strategie per gestire i sistemi legacy includono:

  • Valutazione e documentazione
  • Prioritizzazione
  • Modernizzazione graduale
  • Dismissione se necessario
  • Misure di sicurezza avanzate

Per integrare i sistemi legacy e modernizzare l’architettura IT, le aziende possono adottare soluzioni basate su API e microservizi, che consentono di astrarre la complessità dei sistemi legacy e creare un’infrastruttura flessibile e reattiva. Un caso di studio riguarda un’azienda leader nel settore della moda che ha adottato un’architettura back-end basata su API per far evolvere i suoi processi di firma digitale, abilitando una comunicazione fluida con i sistemi legacy sottostanti (SAP, database utenti, gestione dispositivi), pur creando un’infrastruttura flessibile e reattiva.

Integrazione orizzontale e verticale

L’integrazione orizzontale e verticale è fondamentale per sfruttare appieno i vantaggi dell’Industria 4.0 e garantire una gestione efficiente dei sistemi informativi aziendali. Ecco alcuni punti chiave:

  • Integrazione verticale: Si riferisce all’internalizzazione di tutte le fasi del processo produttivo necessarie per la realizzazione di un prodotto finito, anche attraverso l’acquisizione di aziende che apportano nuove competenze. Nell’Industria 4.0, l’integrazione verticale consente di connettere tutti i livelli logici all’interno dello stabilimento, dalla logistica interna ai servizi post-vendita.

    • Vantaggi: Disponibilità di tutti i dati di produzione e della supply chain, gestione efficace dei dati in tempo reale, automazione di tutte le fasi produttive e misurazione continua di tutti i parametri del processo produttivo.
  • Integrazione orizzontale: Consiste nell’espansione di un’azienda verso prodotti, servizi, tecnologie produttive, politiche di mercato, processi, fasi di lavorazione e know-how diversi ma complementari alla filiera tecnologico-produttiva in cui opera l’azienda. Nell’Industria 4.0, l’integrazione orizzontale coinvolge reti interconnesse di Cyber Physical Systems che apportano elevati livelli di automazione, flessibilità, agilità e capacità lavorativa nei processi produttivi lungo tutta la supply chain.

    • Livelli di integrazione: Può avvenire all’interno dello stesso stabilimento produttivo, tra più stabilimenti produttivi e lungo l’intera supply chain.
  • Sfide chiave: Superare i sistemi isolati e indipendenti (silos), garantire la privacy e la sicurezza dei dati, e la scalabilità dei sistemi e dell’infrastruttura IT.

<primary_keyword> e <secondary_keywords> svolgono un ruolo cruciale nell’abilitare l’integrazione orizzontale e verticale. Le tecnologie dell’Industria 4.0 consentono alle aziende di gestire simultaneamente e da remoto più informazioni, sia interne che esterne [13], ottimizzando i flussi di dati e i processi aziendali.

Best practice e standardizzazione

Per garantire l’efficacia del <primary_keyword> e la gestione dell’eterogeneità dei sistemi operativi aziendali, è fondamentale adottare le migliori pratiche e gli standard di settore. Ecco alcuni punti chiave:

Standardizzazione dei sistemi informativi aziendali

  • Definire lo stato attuale e gli obiettivi futuri per la gestione delle informazioni
  • Identificare passaggi concreti per raggiungere gli obiettivi
  • Pianificare l’acquisizione di nuove risorse (hardware, software, competenze)
  • Definire processi e policy per l’interazione tra reparti
  • Assegnare responsabilità per l’implementazione e il reporting

Governance dei dati

  • Stabilire ruoli, responsabilità e processi per il controllo e la proprietà dei dati aziendali
  • Componenti chiave: architettura dati, modellazione dati, sicurezza dati, integrazione dati, documenti, dati di riferimento, business intelligence, metadati, qualità dei dati
  • Obiettivi: minimizzare rischi, definire regole per l’uso dei dati, garantire la conformità, aumentare il valore dei dati, facilitare l’amministrazione dei dati, ridurre i costi, garantire la continuità operativa

Sicurezza delle informazioni

  • Adottare standard di alto livello come ISO/IEC 27001:2013, NIST Cyber Security Framework, CSA STAR
  • Per contesti specifici (es. automazione industriale), utilizzare linee guida come ISA/IEC 62443
  • Integrare le leggi e i regolamenti applicabili (es. GDPR)
  • Fare riferimento a standard tecnici come PCI-DSS per azioni specifiche
  • Valutare la certificazione per esigenze di conformità o vantaggi aziendali
  • Misurare l’impatto finanziario come KPI per la sicurezza delle informazioni

Best practice

  • Facilità d’uso e consenso degli utenti
  • Pianificazione e riutilizzo a livello aziendale
  • Gestione dei dati e governance centralizzata
  • Qualità dei dati e collaborazione IT-business
  • Miglioramento continuo e pianificazione futura
  • Integrazione e interoperabilità dei sistemi

Seguendo queste best practice e standard, le aziende possono trasformare i dati in informazioni, le informazioni in conoscenza e la conoscenza in azioni e risultati concreti, migliorando le operazioni e i profitti.

Conclusione

In sintesi, un sistema informativo aziendale efficiente è fondamentale per gestire con successo l’eterogeneità dei sistemi operativi e garantire un flusso di informazioni coerente all’interno dell’organizzazione. Adottando le best practice, gli standard di settore e affrontando le sfide chiave discusse, le aziende possono sfruttare appieno i vantaggi dell’integrazione orizzontale e verticale, superare i problemi legati ai sistemi legacy e alle isole informative, e trasformare i dati in informazioni preziose per il business.

L’implementazione di un solido sistema informativo aziendale, unificato e standardizzato, deve essere una priorità strategica per le organizzazioni di oggi. Ciò consentirà loro di ottimizzare i processi, migliorare l’efficienza operativa, prendere decisioni aziendali più informate e rimanere competitive in un panorama tecnologico in rapida evoluzione.